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Sesto Senso 2019

La II edizione di Sesto Senso si è conclusa a dicembre 2019 coinvolgendo 3 classi prime e 3 classi terze delle scuole medie Lavinia Fontana per un totale di circa 150 ragazzi.

Il progetto ha portato risultati inaspettati con la produzione di 6 progetti effettivamente realizzabili.Analizzando la nostra città si è visto come sia elevata la presenza di escrementi, mozziconi di sigarette e rifiuti, tale da far considerare i portici del quartiere e le sue strade poco ordinate e pulite, facendo emergere come le cattive abitudini siano difficili da modificare,soprattutto negli adulti.

Il 13 gennaio 2020 7 ragazzi in rappresentanza delle 6 classi partecipanti delle Lavinia Fontana, accompagnati da volontari dell'associazione e da alcune insegnanti,sono stati accolti nella Sala della Giunta a Palazzo D'Accursio dal Vicesindaco Pillati e dall'assessore Orioli del Comune di Bologna e dalla presidente del quartiere Santo Stefano Rosa Amorevole per presentare i risultati e i progetti ideati durante gli incontri di Sesto Senso: Io ci penso! con la speranza che il loro lavoro possa contribuire a migliorare la nostra città.

Sesto Senso ha l'obiettivo di far accendere un senso in più, il “Sesto senso” inteso come Senso civico.

3 incontri per ciascuna classe:

  1. Presentazione del progetto e del problema da affrontare, coinvolgimento dei ragazzi nella preparazione dei materiali da distribuire ai cittadini in 2 infopoint situati in zone della città limitrofe alla scuola.

  2. Tramite brevi interviste nei 2 infopoint allestiti in via d'Azeglio i ragazzi si sono confrontati con i cittadini, passanti e turisti spiegando loro il Sesto Senso - quella sensibilità che trasforma Il fruitore in un cittadino vero, RESPONSABILE e ATTIVO - cercando di capire le problematiche percepite dai cittadini e le possibili soluzioni.

  3. Incontro finale di restituzione con analisi dei dati raccolti, creazione dei grafici e del video finale dell'esperienza realizzati insieme ai ragazzi.

 

L'obiettivo del progetto è il risveglio del senso civico tramite il gioco e la consapevolezza delle possibilità che abbiamo. Il desiderio di una città più pulita è infatti direttamente proporzionale all’educazione di chi la fruisce.
Questo progetto vuole portare, tramite chiavi europee, empatia tra i giovani e i cittadini e turisti con la sfida di trasformare alcuni ambiti della città in zone libere da sporcizia. 

Sono state fatte oltre 700 interviste, sia anonime che con riprese video.E' emerso che la maggio parte degli intervistati è consapevole della necessità di un coinvolgimento attivo dei cittadini fin da giovani nella cura della propria città. I ragazzi hanno poi provato a tradurre i risultati con delle proposte concrete da portare al Comune di Bologna.

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